Volcanic Wine Park, turismo e vini vulcanici in Veneto

Nasce in Veneto, tra Verona e Vicenza, il progetto di promozione turistica "Volcanic Wine Park" che esalta i valori del territorio attraverso i vini vulcanici.

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Sono stati Aldo Lorenzoni e Giovanni Ponchia, rispettivamente direttore del Consorzio di Tutela del Soave e del Lessini Durello e direttore comunicazione e marketing del Consorzio Colli Berici, ad accogliere il gruppo di giornalisti invitati a Soave, per compiere un breve, ma intenso, viaggio alla scoperta del Volcanic Wine Park. Un magnetico itinerario a partire proprio dal medievale centro scaligero che con  le sue mura e il suo castello, oggi come ieri, sembra presidiare la ricchezza del territorio vitato circostante.

Paesaggi e vini vulcanici nella Pedemontana

Uno scenografico paesaggio che racchiude al suo interno i contrafforti della Pedemontana Veronese e Vicentina e dove trovano collocazione i comprensori produttivi del Lessini Durello, del Soave, del Breganze e dei Colli Berici, ma anche una dinamica rete di imprese, che ha dato vita a un vero e proprio progetto di aggregazione, definito  “club di prodotto”. Ovvero una forma associativa di imprese, finalizzata alla creazione di un prodotto turistico destinato ad un mercato specifico.

Il progetto Volcanic Wine Park prende il nome proprio dall’essenza geologica originaria di valli, colline e rilievi montuosi, nata dagli sconvolgimenti  tellurici che  trasformarono il fondale di quella parte del mare di Tetide, che milioni di anni fa, separava il  Nord Africa dal continente Eurasia.

Un percorso tra le vigne di Soave e Gambellara

Uno scenario che a ripercorrerlo con la guida e il racconto di Lorenzoni e Ponchia, diventa un affascinante viaggio nel tempo prima che un panoramico percorso costellato da ordinati filari di vigne, che intrecciano le loro radici  nello strato emergente dei suoli di origine vulcano plastici.

Sono attualmente 15 le realtà che aderiscono al “club di prodotto” denominato  Volcanic Wine Park: quattro Consorzi di Tutela (Lessini Durello, Soave, Gambellara e Colli Berici) e nove strutture ricettive (Locanda ai Capitelli, Tenuta Coffele, Residenza ai Capitelli, Agriturismo,  Hotel Bareta, La Fracanzana, Hotel Turismo, Corte Quadri e Hotel Brusco). “Il club di prodotto- ha spiegato Aldo Lorenzoni – intende focalizzare l’attenzione sul turismo enogastronomico esperienziale, sviluppando un’offerta completa e distintiva, in grado di assicurare al turista una fruizione unitaria del territorio ed un appagamento personale profondo; una ‘total leisure experience’, basata su qualità dei servizi, professionalità nell’accoglienza, attività/eventi esperienziali e rispetto dell’ambiente”.

 

Dal Prowein alla Volcanic Conference di New York

“Dall’avvio del progetto ad oggi – continua Aldo Lorenzoni –  per la rete di imprese  è stato un periodo molto dinamico, dove il progetto ha trovato attenzioni non solo in Italia, come al Merano Wine Festival, meta di tanti winelovers italiani, ma soprattutto su palcoscenici internazionali, come il Prowein in Germania e soprattutto alla Volcanic Wine Conference a New York. La prima del suo genere, dove si è potuto raccontare attraverso immagini e vini un territorio capace di abbinare la sua origine geologica a un turismo attrattivo ed evocativo”.  Inoltre – aggiunge di contro Giovanni Ponchia – nell’ultimo periodo si sono eseguiti importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento all’offerta enogastronomica che è il cuore del progetto. Sono stati infatti realizzate sale degustazione all’interno delle strutture ricettive per attirare e sviluppare un turismo che finora è sempre stato caratterizzato dal cosiddetto  “mordi e fuggi”.

L’esplosione del turismo enogastronomico

Vero è infatti che il turismo enogastronomico è considerato ormai un prodotto importante nel pacchetto “Italia”, coprendo il 14% dell’intera richiesta legata al turismo e un indotto totale di oltre 12 miliardi di euro. Iniziative come quella di un club di prodotto incentrato su questo movimento in un territorio la cui offerta è variegata non può che soddisfare un ampio target di clientela che ricerca nuove esperienze, posti incontaminati e sapori genuini.

Un territorio straordinario, dove il turista può visitare dalle ville Palladiane, patrimonio dell’Unesco, ai fossili di Bolca e Roncà, candidati allo stesso riconoscimento, fino alle Colline Vitate del Soave, recentemente nominate Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale secondo il GIAHS-FAO. Il tutto accompagnato dai sapori del territorio. Gusti unici di formaggi, salumi, piatti tipici locali, fino al vino che ha reso questo territorio famoso in tutto il mondo e lo ha portato all’attenzione di migliaia e migliaia di turisti.