Il 53° Vinitaly ha chiuso a Verona registrando 125.000 presenze da 145 nazioni, in linea con l’edizione precedente, ma aumentando invece la qualità e il numero dei buyer esteri accreditati che quest’anno registrano ancora un aumento del 3% per un totale di 33.000 presenze.
“È stato il Vinitaly più grande di sempre con 4.600 aziende espositrici, 130 in più dell’anno scorso, su una superficie di 100.000 metri quadrati, ma da domani saremo già al lavoro per migliorare ancora – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – con l’impegno alla selezione di visitatori verso una presenza sempre più professionale e internazionale. A riprova, sono aumentate di 20.000, per un totale di 80.000, le presenze di wine lover al fuori salone di Vinitaly and the City”.
“Una delle cifre anche di questa edizione di Vinitay è stata di sicuro l’internazionalità, con l’ulteriore incremento del 3% dei top buyer presenti tra i padiglioni – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – con ulteriori risorse investite sull’attività di incoming. Nella top five delle provenienze degli operatori primeggiano gli Stati Uniti (+2% sul 2018), seguiti da Germania (+4%), Regno Unito (+9%), Cina (+3%) e Canada (+18%). Su questo fronte molte bene il Giappone (+11%) a conferma della nostra scelta di creare un nuovo strumento di promozione permanente dedicato all’Asia”.
La 54ª edizione di Vinitaly è in programma dal 19 al 22 aprile 2020.
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