Uno spazio del Museo della Storia di Bologna, all’interno di Palazzo Pepoli, si è tinto di rosa con l’inaugurazione della sala dedicata alla regina dei salumi, che arricchisce così il percorso museale permanente.
Anna Falchi, splendida madrina della Mortadella
L’evento al centro della seconda edizione del MortadellaDay, cui ha fatto da madrina l’attrice Anna Falchi, ha visto la presenza di Simona Caselli, assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Corradino Marconi, presidente del consorzio Mortadella Bologna IGP, e Fabio Roversi Monaco, presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città. A raccontare le tappe più significative della storia di questo salume anche Costantino D’Orazio, saggista e critico d’arte, e lo scrittore Giancarlo Roversi, mentre il comico bolognese Vito ha intrattenuto con alcuni aneddoti legati alla Mortadella.
Questo nuovo spazio museale consente di fare un’esperienza nell’arte e nella storia fatta di saperi e sapori del celebre salume. Ospita oltre 15 opere che ne raccontano il percorso, dalle origini etrusche e degli antichi romani cui viene fatta risalire l’ideazione della parola “mortadella”, musicale e rotonda che ne preannuncia il delizioso sapore.
Un percorso che coniuga arte e cultura del cibo
Un percorso esperienziale e interattivo che coniuga arte, cultura, curiosità e testimonianze storiche, come il famoso bando del cardinale Farnese del 1661 che codificava la produzione della mortadella, vero e proprio antesignano dell’attuale Disciplinare per la denominazione IGP certificato dall’Unione Europea. Nel 1624 la Mortadella era il salume più ricercato e costoso: 3,5 volte più del prosciutto, 9 più del pane e 6 volte più di manzo e agnello!
Ricca anche la parte dedicata ai metodi di lavorazione, una sezione educational che spiega la ricetta originale e le fasi di produzione. Il percorso si completa con l’area dedicata al Consorzio e alla comunicazione del prodotto nel corso del tempo.
Mortadella, eccellenza del territorio bolognese
“Da sempre la mortadella rappresenta un’eccellenza del territorio, la cui storia si intreccia con quella della città di Bologna. Per questo abbiamo portato avanti questo progetto in collaborazione con Genus Bononiae con un allestimento in grado di raccontare uno dei maggiori simboli gastronomici del Made in Italy. Si tratta, di uno spazio dove i visitatori avranno modo di conoscere la Mortadella Bologna IGP a 360°: storia, ricetta originale e fasi di produzione, scoprendone aneddoti e curiosità” – ha dichiarato Corradino Marconi, presidente del Consorzio Mortadella Bologna.
La mortadella all’interno di un percorso storico
“Lo spazio dedicato alla mortadella, all’interno di un percorso storico relativo alla città in cui essa nasce, è basato su un approccio storico e divulgativo, in linea con la proposta complessiva del Museo. Il racconto di questo prodotto si inserisce nel quadro più ampio del patrimonio gastronomico della città, traducendosi anche in finestra sulla società, sugli usi e i costumi dei cittadini bolognesi nel corso dei secoli. Le tradizioni, anche gastronomiche, sono un tassello che ci permette di restituire, contestualizzare e ricostruire il passato, in un mix felice di cultura alta e popolare”, ha aggiunto il presidente di Genus Bononiae, Fabio Roversi Monaco.
MortadellaDay a Fico
Il secondo MortadellaDay è proseguito a FICO con un’edizione speciale di “The Mortadella Bologna Show” con l’artista bolognese Franz Campi e le degustazioni realizzate dal cuoco Marcello Ferrarini.
A seguire, nello spazio Arena, si è tenuto Il Tesoro della Regina: la prima caccia al tesoro digitale per trovare l’oro rosa, seguita da Pink Ring, la sfida culinaria tra quattro protagonisti dei fornelli, come Daniele Reponi e Marcello Ferrarini, Giuseppe “the King” e Giorgio Borrelli guidati dalla comicità di Vito.
La giornata si è conclusa con l’aperitivo “Mortadella Sour”, l’originale cocktail a base di mortadella ideato dal bartender Alex Fantini.
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