Green Vision e Risorsa, nuovi progetti per il Merlara DOC

Il Consorzio della DOC Merlara sta portando avanti due importanti progetti per la modernizzazione e la crescita della viticoltura di pianura nelle province di Padova e Verona.

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Pieno successo per il tour organizzato dal Consorzio della DOC Merlara per la stampa specializzata che hanno potuto toccare con mano l’avanzamento di due importanti progetti volti a reinterpretare la viticoltura della DOC che insiste nei comuni di Merlara, Urbana, Castelbaldo, Montagnana, Casale di Scodosia e Masi, in provincia di Padova e i comuni di Bevilacqua, Boschi Sant’Anna e Terrazzo, in provincia di Verona.

Viticoltura tra Padova e Verona

Una viticoltura di pianura che nell’arco di qualche anno ha raggiunto veri e propri record numerici, sia per quanto riguarda l’implemento delle superfici vitate, arrivate a circa 800 ettari, sia per il numero di vignaioli che complessivamente raggiungono quota 5400, la maggior parte dei quali conferiscono nella storica Cantina Sociale di Merlara-Cantina Veneta, importante terminale del gruppo Collis.

Due progetti per il futuro del Merlara DOC

I due progetti della DOC Merlara, Green Vision e Risorsa, sono stati presentati dal direttore del consorzio, Aldo Lorenzoni, e dai rispettivi presidente e vice presidente del consorzio, Luigino De Togni e Antonio Cavaliere.

Il primo propone un nuovo approccio allo sviluppo della neo-viticoltura di pianura, al fine di perseguire da un lato obiettivi di crescita sostenibile e competitiva delle imprese vitivinicole e dall’altro di assicurare una gestione integrata dell’agro-eco-sistema, finalizzata alla tutela e allo sviluppo equilibrato dell’intero territorio patavino. Tutto questo avvalendosi degli interventi dei professionisti e consulenti delle due società selezionate per accompagnare la Green Vison del Merlara DOC in questo percorso virtuoso: Agrea  e WBA Project.

Risorsa, di contro, è il progetto che nasce come acronimo di Rete Innovativa per lo Sostenibilità Rurale e Sensibile alla salute e nutrizione del vigneto.

Si tratta di un lavoro che si basa sull’installazione di centraline per la raccolta di tutti i dati fondamentali per l’impostazione di una difesa fitosanitaria a 360°, in particolare per la gestione della risorsa idrica. È infatti fondamentale assicurare il massimo bilanciamento tra produttività, redditività e rispetto per l’ambiente, grazie all’azione di VITE.NET, un sistema di centraline di ultima generazione.