Il vino bolognese: un patrimonio da scoprire in cantina e a tavola

L’ultimo libro di Napoleone Neri aiuta il lettore e il gourmet a compire un viaggio nel passato per conoscere i vini bolognesi e il loro accostamento con i piatti della tradizione felsinea.

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Scorcio di vigneti bolognesi.

Situati nel cuore dell’Emilia Romagna, i colli di Bologna e di Imola vantano una storia vitivinicola, che affonda le radici nei tempi antichi, con vigneti, che si distendono su dolci pendii e terre fertili, e vini, che non sono solo bevande da degustare, ma veri e propri testimoni del passato.

Nel volume “Il Vino Bolognese” edito dall’editrice Pendragon, Napoleone Neri ci accompagna in un viaggio nel tempo: in ogni pagina ci riporta a epoche lontane, a momenti decisivi della cultura di un territorio, che unisce tradizione e innovazione, descrivendoci così un panorama enologico ricco e variegato, con uno sguardo alle produzioni attuali.

Bologna vanta 6.000 ettari di vigneti

Con i suoi 6.000 ettari di vigneti, infatti, il territorio bolognese costituisce l’11% del totale regionale. Imola è il comune con la maggior estensione viticola della Città metropolitana di Bologna e, a livello regionale, è seconda solo a Faenza (RA).

Carlo Magini (1720-1806): tavola imbandita con fiasco di vino. Da notare il cappuccio di carta che funge da tappo.

I viticoltori bolognesi, in prevalenza di piccole e medie dimensioni, affrontano sfide complesse sul mercato, che rendono difficile la promozione e valorizzazione dei vini di alta qualità, schiacciati come sono da grandi produzioni a est (trebbiano e sangiovese) e a ovest (lambrusco).

Arriva il Vademecum degli Abbinamenti

Di fronte a tale sfida, è necessario che il panorama vitivinicolo bolognese esca allo scoperto per comunicare e far conoscere al pubblico gli indubbi valori dei vini del territorio. Da qui l’idea, in collaborazione con i professionisti di AIS Emilia e AIS Romagna, di creare e aggiungere, in appendice al libro, un pratico Vademecum sugli Abbinamenti tra i vini locali e i piatti tradizionali, che diventa uno strumento prezioso, non solo per gli appassionati, ma anche per i professionisti del settore. Dai rossi corposi, come il sangiovese, perfetto con un ragù alla bolognese, ai bianchi freschi e profumati, come il pignoletto, ideale per accompagnare un tortellino in brodo, a un buon bicchiere di albana, che esalta i sapori di un tenero guancialino al forno: ogni sorso offre un’esperienza sensoriale unica e irripetibile.

Gioco settecentesco delle Osterie bolognesi di Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718).

I vini locali sposano i piatti della tradizione

In questo modo, il volume di Neri aiuta a conoscere ed abbinare in modo armonioso i vini locali ai piatti della tradizione felsinea, oltre ad arricchire l’esperienza di degustazione con utili ed apprezzate nozioni sulla storia del territorio, le tecniche di coltivazione e vinificazione tramandate attraverso i secoli, gli eventi storici che hanno segnato lo sviluppo della viticoltura bolognese. In definitiva, un volume che esplora a 360° l’origine, l’evoluzione e i valori dei vini bolognesi.

 

Il Vino Bolognese

di Napoleone Neri

Edizioni Pendragon – Bologna

pagine 191

Formato 17×24 cm

Prezzo 20 €

Lamberto Mazzotti