Cronaca di un viaggio alla scoperta dell’agricoltura ceca

La recente trasferta nella Boemia meridionale ha permesso di conoscere alcune importanti realtà agroalimentari e valutare i progressi dell’agricoltura ceca in tema di qualità e innovazione.

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La politica della qualità e dell’innovazione rappresenta una delle priorità dell’Unione Europea nell’ambito della valorizzazione delle produzioni agricole ed è stato il tema di un recente viaggi stampa in Boemia meridionale per scoprire esempi di modelli di business agro-alimentare attraverso un contatto diretto con aziende e produttori all’avanguardia. Infatti anche il governo ceco ha posto ai primi posti questa problematica all’interno della propria politica agro-alimentare e proprio per valutare il peso delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine nel processo d’innovazione e miglioramento qualitativo ci siamo addentrati nella realtà agricola del paese centro europeo.

Particolare di Praga.

Martin Štěpánek, direttore del Dipartimento Alimentare del Ministero Ceco dell’Agricoltura, ci ha dato il benvenuto a Praga aggiornandoci sull’attività del governo ceco in tema di qualità dei prodotti agricoli cechi e di garanzie per il consumatore finale.

Le garanzie per il consumatore

Come noto, i prodotti inclusi nell’elenco degli alimenti a denominazione garantita sono contrassegnato con il relativo logo comunitario e il consumatore ha quindi la possibilità di cercare questi prodotti sul mercato. Tali sistemi di qualità aiutano i consumatori nelle loro scelte d’acquisto: la presenza del logo è infatti una garanzia circa la sua provenienza geografica. Attualmente la Repubblica Ceca può contare su 43 prodotti agricoli e alimentari di qualità a indicazione geografica protetta e/o denominazione di origine protetta.

Magica atmosfera sul Ponte Carlo.

È importante sapere che sul mercato ceco, l’interesse per il cibo di qualità è in forte aumento. I sondaggi infatti mostrano che c’è un numero crescente di consumatori che pongono al primo posto nelle loro scelte d’acquisto la qualità e la freschezza rispetto al prezzo del prodotto. Nello stesso tempo anche il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità rivestono un’importanza primaria.

Alla scoperta dell’agricoltura boema

Il nostro PressTour prevedeva quattro tappe: la prima è stata alla cooperativa ZOD Starosedlsky Hradek di Březnice. Questa grande azienda agricola sta sviluppando l’innovazione in due rami importanti della propria attività: l’allevamento di bestiame (mucche e maiali) e la produzione vegetale su oltre 2500 ettari, con una stazione di biogas pienamente operativa e funzionante.

Più in particolare, la produzione agricola si basa per il 90% sul seminativo con frumento, orzo, colza, mais e erba medica.

L’allevamento di bestiame con particolare attenzione alla produzione di latte e carne di maiale, si basa su un patrimonio di oltre 1.200 capi bovini Simmental e Holstein in gran parte in lattazione per una produzione annua di 3,5 milioni di litri. La cooperativa può contare anche su 430 suinetti fino allo svezzamento, 600 suinetti svezzati, 170 scrofe, 45 maialini e 1.300 suini da ingrasso con una produzione annua di circa 500 t di carne, collocate sul mercato interno.

Il moderno impianto biogas garantisce una produzione giornaliera di 20.000 kW di energia elettrica con una potenza di 835 kW. Il ricavo dell’impianto di biogas ammonta a circa 1,5 milioni di euro/anno.

Nell’ambito del programma operativo “Innovazione” la cooperativa ha realizzato 3 progetti, in particolare la ristrutturazione della stalla per le mucche con la nuova sala di mungitura, la costruzione di una stalla per il parto di vacche e vitelli, la costruzione di una stalla per la stabulazione delle vacche da latte.

Tanta frutta di qualità a marchio IGP

Seconda tappa la cooperativa Zemcheba di Vodňany, specializzata nella produzione di frutta di qualità.

Forte di una tradizione frutticola secolare, Zemcheba ha puntato sull’innovazione agricola, riuscendo a garantire prodotti sani e gustosi. La frutta qui coltivata con il nome “Chelčice-Lhenické Ovoce” viene collocata sul mercato con il marchio europeo di IGP (Indicazione Geografica Protetta). La produzione frutticola riguarda principalmente mele, a seguire prugne, visciole, ciliegie, pere e ribes.

Altre produzione aziendali sono avena, grano, orzo, mais, colza e semi di senape. In azienda vengono allevati anche 200.000 polli all’anno, 120 vacche di razza Blonde d’Aquitaine e carpe e altri pesci su 6 ettari di stagni.

Altra peculiarità di Zemcheba è la trasformazione della frutta: la lavorazione in tempo reale della frutta fresca garantisce l’alta qualità di un’ampia varietà di prodotti a marchio VIKO: polpa di frutta, purea di frutta, succhi di frutta (100%) e frutta in nettari, tutti senza alcun uso di additivi chimici.

Budějovický Budvar: oltre 120 anni di storia

La giornata si è conclusa splendidamente con la visita al birrificio Budějovický Budvar di České Budějovice.

Il birrificio Budějovický Budvar ha iniziato la sua attività il 7 ottobre 1895 e fin dal primo giorno ha puntato a valorizzare le materie prime del territorio boemo: l’acqua pura e cristallina, ingrediente di primaria importanza per il gusto finale della birra, viene prelevata da pozzi artesiani profondi 300 metri, posti all’interno dello stesso birrificio! Le altre materie prime impiegate sono: luppolo di prima classe e malto moravo: ogni botte di birra qui prodotta utilizza prodotti a km 0, infatti il sostegno ai contadini cechi è una delle missioni della società.

La birra prodotta con il nome di Budějovické Pivo è registrata a livello europeo con il marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Il fatturato 2021 del birrificio ha sfiorato i 3,2 miliardi di corone con quasi 2 milioni di ettolitri “bolliti”. Le vendite all’estero hanno coinvolto oltre 70 paesi.

Budějovický Budvar garantisce il proprio sostegno alla crescita della birra ceca fornendo il proprio lievito di birra ad altri micro birrifici cechi, partecipando al miglioramento della produzione della birra attraverso conferenze tecniche e manifestazioni promozionali, aiutando le piccole strutture con il testaggio delle loro nuove ricettazioni nel moderno laboratorio aziendale.

Il colosso del lattiero-caseario

Il nostro tour in Boemia si è concluso il giorno seguente con la visita all’azienda Madeta di České Budějovice, il colosso lattiero caseario con un fatturato 2021 di oltre 6 miliardi di corone (quasi 250 milioni di utile al netto delle imposte) e una lavorazione giornaliera di 900.000 litri di latte. Il 13,5% del fatturato viene dall’esportazione.

Le origini di Madeta risalgono all’inizio dell’ultimo secolo, quando la Táborské Dairy Company iniziò ad operare in un caseificio industriale a Tábor nel 1906.

Oggi l’azienda può contare su quattro stabilimenti di produzione con l’impiego di 1.500 persone. L’offerta commerciale di Madeta comprende più di 250 tipologie di prodotti lattiero-caseari: la metà sono formaggi, mentre altri prodotti sono burro, cagliata, dolci, yogurt, latte e panna.

I formaggi tipici Jihočeská Niva e Jihočeská Zlatá Niva, che si possono fregiare del marchio di qualità europeo IGP, rappresentano circa il 3% del volume totale. L’IGP di entrambi questi formaggi è sinonimo di protezione della loro ricettazione, confermandone qualità, genuinità e unicità.

Panorama della Boemia meridionale.

Al termine della visita in Boemia il bilancio è sicuramente positivo perché abbiamo potuto cogliere tutto l’impegno dei produttori cechi nella valorizzazione delle loro coltivazioni attraverso un percorso di crescita qualitativa dell’offerta finale, che può contare sulla tutela di razze e varietà locali, ma anche e soprattutto sull’introduzione diffusa di una forte innovazione di filiera.

Lamberto Mazzotti