Il nuovo VIVO di Vincenzo Vottero non è un semplice ristorante, ma un RistorArte, fucina di ispirazioni e laboratorio di idee e di sogni, non solo in cucina.
Con questo nuovo progetto, infatti, Vottero e il suo staff stanno interpretando un nuovo modo di intendere l’accoglienza, grazie a una nuova accezione del fare ristorazione, immaginando una creatività che parte dalla cucina e prosegue nell’ambiente, e viceversa, declinandosi in tante forme diverse.
Vivo è uno spazio nel quale si può godere di una cucina originale e curata nei dettagli, ma anche un luogo che dà visibilità e voce agli artisti. Pittori e scultori trovano infatti nelle sale del locale alcune pareti ed angoli a loro riservati e dedicati, che prendono vita grazie alla presenza di opere d’arte che si avvicendano nel corso delle stagioni.
Questo progetto artistico è curato da Licia Mazzoni, PR del ristorante, e prevede l’allestimento e la promozione di tre esposizioni all’anno, una ogni quattro mesi, seguendo e assecondando la stagionalità delle materie prime, che si esprime anche nel menu del cuoco, con proposte creative in continuo divenire.
Le emozioni delle opere di Simona Ragazzi
Fino al 3 gennaio, Vivo propone 17 opere tra sculture, disegni e fotografie di Simona Ragazzi, l’artista bolognese che con la sua raffinata magia esprime e comunica gioie, sofferenze, emozioni intime e percezioni individuali.
Artista eclettica, Simona opera principalmente con la scultura alla quale abbina, con armonia, lavori grafici, pittorici, fotografici e installativi.
Ha esposto in numerose mostre in sedi pubbliche e private, ha partecipato a Biennali, concorsi e fiere d’arte nazionali ed internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
La Cucina di Vincenzo Vottero
Dopo aver accumulato tante e preziose esperienze culinarie nazionali ed internazionali, oggi Vottero propone al Vivo la sua cucina d’autore, decisa e creativa, unita all’amore per la materia prima di eccezione.
Dal menu autunnale emergono Risoluto di Cipolla, cipolle rosse caramellate, mezze maniche soffiate croccanti, spuma di cipolla bianca di Medicina, sfere di cipolla e Nel Bosco, battuta di capriolo a coltello, mandorle croccanti, gelato di senape all’antica.
Tra i primi piatti, c’è il classico The Winner is… ossia il tortellino tradizionale con Parmigiano Reggiano “Vacche Rosse” 26 mesi, tartufo nero, brodo ristretto di faraona e fieno e perle di lambrusco, Trinacria, spaghettone al torchio fatto in casa, con calamaretti spillo, pomodorini pendolini gialli, rosmarino e fico d’india e il Raviolino di Baldo, ripieno di formaggio di fossa, strigoli romagnoli, anacardi bruciati al limone e gel di Bitter Dibaldo.
Anche i secondi puntano sulla creatività di Vincenzo e la qualità delle materie prime: dal Cervo BBQ alla ricciola croccante, dalle mazzancolle mediterranee con lardo di Arnad affumicato fino al pesce selvaggio cotto al forno e servito intero, accompagnato da verdure di stagione.
Tra i dessert, ci sono Ghiacciata di Zenzero fresco con salsa calda al cioccolato fondente 85% Ecuador, Creme Brulé al Maracuja e il Clinto (mousse di uva fragola, crumble e mandorle pralinate, polvere di rosmarino).
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