La Patata di Bologna, la prima in Italia ad avere ottenuto la Dop, incontra dieci prestigiose firme della cucina bolognese. La liaison dà vita a “La Versione dello Chef”, un progetto messo in campo dal Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop. L’attività coinvolge dieci cuochi del territorio felsineo in qualità di ambassador di questo prodotto unico, attraverso la realizzazione di dieci esclusive ricette con protagonista la Patata di Bologna Dop.
Dieci libere interpretazioni
Dieci libere interpretazioni di un prodotto dalla bontà naturale, sano e genuino, nutriente e saziante, ricco di gusto nella sua semplicità. Prodotto gourmet per eccellenza, la Patata di Bologna Dop è estremamente versatile in cucina, come testimoniano gli chef che hanno aderito al progetto, le cui esclusive creazioni rimangono nella carta dei loro ristoranti fino al 31 gennaio 2022.
L’iniziativa è presentata nel dettaglio sul sito patatadibologna.it, all’interno del quale si trova anche l’elenco dei ristoranti aderenti. Per l’intera durata del progetto, sarà inoltre attiva una ricca campagna social sui profili Facebook ed Instagram del Consorzio e una campagna di promozione sulle principali radio locali.
I ristoranti coinvolti
I locali del territorio bolognese coinvolti sono dieci, ognuno dei quali ha liberamente interpretato una ricetta con protagonista la Patata di Bologna Dop.
Ristorante Casa Monica (Bologna): Tikka di Patate di Bologna Dop e tonno;
Trattoria Da Me (Bologna): Uovo cotto a bassa temperatura su cremoso di Patate di Bologna D.O.P. al tè affumicato, porcini “fritti fritti”, mirtilli e concentrato di bosco;
Ristorante Grassilli (Bologna): Ravioli di Patate di Bologna Dop con porri stufati e aceto balsamico;
Hostaria 900 (Imola): Tortelli ripieni di Patate di Bologna Dop, vellutata di cardo gobbo e salsiccia di Mora Romagnola;
Antica Osteria Casoni (I Casoni, Bologna): Raviolone di Patate di Bologna Dop e provola, tarassaco, cipollotto e guanciale stagionato;
Ristorante Caminetto d’Oro (Bologna): Crema di Patate di Bologna Dop affumicata, mazzancolle alla brace e chips di cipolla;
Ristorante Al Cambio (Bologna): Petto di faraona farcito di Patate di Bologna Dop e tartufo;
Osteria di Medicina (Medicina): La Patata di Bologna Dop in gita a Migîna con la voglia di Toscana;
Ristorante da Nello (Bologna): Petroniana di Patate di Bologna Dop;
Ristorante i Carracci (Bologna): Budino di Patate di Bologna Dop e mandorla con gelato alla crema.
La Patata di Bologna, unicum nazionale
La Patata di Bologna rappresenta un unicum nel panorama nazionale. Prodotta e confezionata esclusivamente nella provincia di Bologna, è la prima patata in Italia ad avere ottenuto la Dop (Denominazione Origine Protetta). Coltivata nella sola varietà Primura, le caratteristiche di questo prodotto sono determinate dallo stretto legame con il territorio bolognese, protagonista della storia pataticola da almeno due secoli.
Clima, tecniche di coltivazione, tipologia di conservazione e soprattutto l’esperienza di generazioni di agricoltori appassionati, rendono unica questa patata, la cui area di coltivazione si sviluppa attualmente su circa 500 ettari (+20% rispetto all’anno precedente) e vanta una produzione di quasi 20.000 tonnellate (+28% rispetto al 2020).
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