Con “Storia della pasta in dieci piatti”, edito da Il Saggiatore, l’autore Luca Cesari ci fa conoscere meglio la storia gastronomica d’Italia: dieci primi – dai “maccaroni” al ragù alla napoletana alle lasagne al pesto genovese – per guardare al nostro passato da un punto di vista inedito, alla riscoperta delle sorprendenti origini dei nostri piatti più iconici e amati.
Scartabellando tra antichi ricettari e vecchie pellicole cinematografiche, Cesari dà vita a un grande racconto collettivo, traboccante di aneddoti rivelatori: i divi del muto Mary Pickford e Douglas Fairbanks che, dopo aver mangiato le fettuccine dal celebre ristoratore romano Alfredo, le resero il più popolare piatto italiano negli Stati Uniti; Orazio che cantava la misteriosa e antichissima lagana, da cui deriverebbero le nostre lasagne; il comune di Amatrice che, per salvaguardare l’integrità dell’amatriciana, nel 2015 addirittura si espose pubblicamente, indicandone gli ingredienti imprescindibili – sebbene tra il 1914 e il 1964 ne siano apparse 25 versioni diverse…
Cucina di oggi e di ieri
Nello stesso tempo, però, non ci dobbiamo stupire se una lasagna o un’amatriciana di un secolo fa non sono le stesse che mangiamo oggi. I piatti che serviamo a tavola non sono altro che l’ultimo esito di una lunga evoluzione che li ha inevitabilmente trasformati nel corso del tempo. L’affermazione stessa della pasta all’interno del panorama gastronomico italiano è stata una lenta conquista, che ha visto una decisa accelerazione soltanto dopo la metà dell’Ottocento.
Oggi, infatti, sarebbe impossibile pensare la cucina italiana senza la pastasciutta, ma fino a un secolo e mezzo fa, questa aveva uno spazio assai limitato in molti ricettari.
I grandi artisti della gastronomia
Come ogni forma artistica, anche la cucina ha avuto i suoi grandi interpreti, e, attraverso le pagine di Cesari, impareremo a conoscerne alcuni: maestro Martino, il più grande cuoco del Quattrocento; Bartolomeo Scappi e Cristoforo Messisbugo, campioni della cucina rinascimentale; il napoletano Ippolito Cavalcanti e Francesco Leonardi, cuoco di Caterina II di Russia; fino allo scrittore di cucina più popolare ancora oggi, il rivoluzionario Pellegrino Artusi.
Sorge allora spontanea una domanda: perché possiamo ancora goderci l’esecuzione di un concerto di Mozart, ma è impossibile trovare un ristorante che proponga le ricette del suo contemporaneo Leonardi? È come se oggi ascoltassimo solo la musica degli ultimi trenta o quarant’anni e di tutto il resto rimanessero solo gli spartiti, ma nessuna esecuzione.
Storia culturale e gustosa rassegna aneddotica
Storia della pasta in dieci piatti è un’opera dai molti volti: storia culturale del nostro paese dal punto di vista del cibo, gustosa rassegna di celebri e poco noti buongustai, perfino stravagante libro di ricette – con tanto di indicazioni per preparare tortellini cinquecenteschi. Una lettura che riempie gli occhi, il cuore e la pancia, e che ci racconta una parte fondamentale di noi; quella che dalle Alpi alla Sicilia ci tiene tutti uniti di fronte alla stessa tavola.
Luca Cesari (Bologna, 1971) scrive di storia della gastronomia per Gambero Rosso e Gambero Rosso International. Cura il blog www.ricettestoriche.it
Storia della pasta in dieci piatti
Il Saggiatore
Formato: 14,5 x 21,5 cm
Pagine 274
Prezzo: 22 €
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